La Commissione Europea ha adottato nuove norme per ridurre la presenza di arsenico nei prodotti alimentari come riso, latte artificiale, alimenti per bambini, succhi di frutta e sale.
“L’adozione di livelli massimi inferiori – spiega una nota della Commissione – segna un passo importante nel raggiungimento degli obiettivi del Piano europeo di Lotta contro il Cancro per limitare o eliminare il rischio cancerogeno associato alle sostanze chimiche negli alimenti”. La nuova misura si basa su una relazione scientifica del 2021 dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.
Ogni anno a 3,5 milioni di persone nell’Ue viene diagnosticato un tumore, ma il 40% dei casi sarebbe prevenibile attraverso stili di vita e alimentazione più salutare. Vanno in questa direzione le nuove misure adottate per ridurre ulteriormente il rischio di esposizione all’arsenico, un contaminante cancerogeno presente in natura che finisce nella catena alimentare. La sostanza è presente a basse concentrazioni nelle rocce, nel suolo e nelle acque sotterranee naturali, con il cibo e l’acqua potabile che sono le principali vie di esposizione umana. Le emissioni industriali come l’estrazione e la combustione di combustibili fossili, l’uso di fertilizzanti, insetticidi o erbicidi possono contribuire a aumentare l’arsenico nell’ambiente.
I livelli massimi finora in vigore per i prodotti alimentari sono stati stabiliti nel 2015 sulla base di un parere EFSA, secondo il quale l’arsenico può causare cancro della pelle, della vescica e dei polmoni.
“I nostri cittadini – ha commentato Stella Kyriakides, Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare – vogliono la rassicurazione che il cibo che mangiano sia sicuro e queste nuove regole sono l’ennesima prova che gli standard di sicurezza alimentare nell’Ue rimangono i più elevati al mondo“.
Antonella Pitrelli